L’estetica alla base dei nuovi centri termali

Cosa c’è di più rilassante di un bel soggiorno in una caratteristica località termale? Probabilmente nulla. Fin dai tempi dell’antica Roma le località termali venivano considerati come luoghi in cui era sintetizzato il concetto stesso di benessere, definizione che ci vede tutto sommato ancora d’accordo.

A dir la verità, un trend degli ultimi anni sembrerebbe dirottare, almeno in parte, alcune delle più tradizionali certezze legate a questi luoghi da sogno, ridefinendone finalità e aspetto esteriore. La ricerca di un piacere che possa essere allo stesso tempo dei sensi e dell’anima, rappresenta la nuova strada da seguire per la progettazione delle strutture termali del nuovo millennio, con buona pace di chi ricerca la semplice funzionalità dell’impianto.

Un meraviglioso esempio di quanto detto finora è lo stabilimento termale “Mineralbad & Spa Rigi-Kaltab”, a ridosso del lago dei Quattro Cantoni, aperto al pubblico lo scorso 29 giugno e firmato dal celebre architetto Mario Botta. Si tratta di un progetto concepito in stretta relazione alle esigenze estetiche di un luogo tradizionalmente immerso in un ambiente vergine, altamente innovativo e allo stesso tempo in piena sintonia con il contesto della piccola cittadina svizzera di Rigi Kaltbad.

Ovviamente questa scelta deve essere letta sia come indice di una marcata sensibilità estetica dell’architetto, sia come astuta scelta di “marketing” per non perdere una clientela fidelizzata a tale realtà che potremmo definire quasi bucolica. Ma come è strutturato in definitiva il progetto di Botta? Andiamo ad analizzarlo più da vicino. In linea di massimo possiamo dividere lo spazio in due parti strettamente collegate tra di loro; da un lato abbiamo infatti la nuova piazza del paese, dall’altro i bagni e la Spa posti esattamente al di sotto di essa, quasi a rappresentare la dinamicità di un mondo sotterraneo tutto da scoprire.

La nuova piazzetta di Rigi Kaltbad si presenta al visitatore delimitata ad est dall’edificio della funivia Vitznau-Rigi, ad ovest da una torre circolare, con tutte le caratteristiche di un grande giardino minerale, effetto ottenuto grazie all’istallazione di otto lucernari, dalla forma molto simile ai cristalli di rocca, che durante il giorno riflettono la luce solare all’interno dei locali dello stabilimento termale.

Un progetto che ha dunque modificato ed impreziosito la struttura stessa del piccolo paese svizzero, tuttavia le emozioni più suggestive sono riservati agli ospiti del centro benessere. L’ispirazione che ha guidato la mano di Botta è chiaramente riconducibile al concetto di pietra come immagine atemporale del nostro universo.La pietra avvolge morbidamente l’acqua delle piscine in un gioco di linee e curve davvero incredibile, arricchendola di numerose proprietà curative e riportando l’uomo ad una dimensione primordiale.

Lo scorrere lento del tempo viene dunque scandito dai riflessi di intensi giochi di luce e dallo scorrere leggero dell’acqua, il tutto ovviamente nel pieno relax tipico di un centro termale di livello mondiale. Nutrire di piacere l’anima e il corpo è dai tempi di Epicuro il fine stesso di ogni essere umano, Mario Botta ha saputo dunque vestire i panni del moderno filosofo e dare forma ad un sogno sempre inseguito.

 

Il team di Arredosalaria.

 

Convididi su i social

Gli articoli più recenti